giovedì 12 luglio 2012

Vera Illusione.

C'era una luce... una fredda luce cittadina... Lui camminava per la strada con lo sguardo fisso verso i piedi, poco oltre, ma in realtà non vedeva nulla di quello che calpestava, la sua mente era altrove. Appariva trasandato, non si radeva da qualche giorno e i capelli cominciavano ad essere troppo lunghi, aveva un'aria dura e indecifrabile, come chi torna a casa dopo una vita di viaggi, ormai fantasma per la gente del posto. Alzò lo sguardo, mise a fuoco la luce, poco importava da cosa era prodotta, tracciò linee invisibili con la sua mente, disegnò e creò un paesaggio così mozzafiato, appartente ad altri mondi passati ben più felici dello squallido presente, da far sgorgare sulle sue dure guance una lacrima. Fece piccola e muta dentro la sua testa la parte di lui consapevole dell'illusione, voleva continuare a godere di quella vista per più tempo possibile. Il bruciore improvviso agli occhi non più abituati al pianto, lo riportarono alla fredda realtà. Si strinse dentro quel suo cappotto, riparandosi dal freddo pungente che adesso sentiva forte addosso. L'odore sempre più familiare gli fece capire che era quasi a casa senza dover rimettere a fuoco il cammino che i suoi piedi ricalcavano a memoria. Adesso avrebbe finalmente potuto, forse tra qualche asciutta lacrima, riposare.