giovedì 14 febbraio 2008

L' ultimo tramonto...

Era una giornata soleggiata e torrida della più calda estate vista in quella città da lì a dieci anni sicuramente. Il sole all’ orizzonte, colorava pian piano di rosso il lontano mare, corrompendo anche il cielo che ormai era di un arancione pallido. Le nuvole stavano immobili, aspettando di essere nascoste dall’ oscurità che era in agguato, pronta a sostituire il sole, nel compito di far distinguere il giorno dalla notte, la veglia dal riposo. In quel momento, però, tutto ciò non aveva importanza: tutto era in armonioso contrasto, in quel momento il buio e la luce coesistevano, in un’ alleanza di giochi di luce e ombra che si riflettevano sulla terra, modificandone i riflessi e rendendola il luogo più perfetto che si potesse immaginare.

Questo era il tramonto, per il vecchio che abitava sulla collina da cui quella magnifica città era sovrastata.

Ormai non rimaneva altro all’anziano eremita che sempre più velocemente, si avvicinava alla più grande avventura, quella che ormai desiderava più ardentemente, l’ inizio di un’ altra vita, probabilmente, un grande cambiamento comunque, che lo facesse risvegliare da quella esistenza che ormai aveva vissuto per troppo tempo. L’ eremita aveva sempre desiderato morire in un momento come quello, dove non avrebbe potuto aver paura di nulla, tantomeno di qualcosa che sapeva sarebbe dovuto succedere prima o poi. Aveva fatto attendere troppo, l’ inizio di quel momento.

D'altronde sarebbe stato come quando si affermava il pallido regno della luna e giungeva il sonno, da cui non si sarebbe più risvegliato in quella occasione.

Quel momento mai tanto atteso e temuto, era finalmente arrivato, ed il vecchio lo aveva protratto ancora un po’, in modo da poter scorgere per un’ ultima volta quel fantastico panorama.

Quanti altri fantastici tramonti avrebbe visto ancora dopo quel momento ? Tanto valeva godersi sino all’ultimo il suo tramonto ed era certo che fosse solo suo poiché la vita di coloro che sono servi del tempo e che vanno avanti senza una meta ben precisa affrettando il susseguirsi dei giorni e degli anni, non poteva fermarsi un attimo per osservare tutto quello che accadeva. Gli uomini-schiavi, che tanto accelleravano il tempo e che tanto avevano paura di quello che sarebbe successo alla fine. Ma lui non era così, lui si nutriva di quei momenti. Quello sarebbe stato il suo ultimo pasto e sarebbe stato il più affascinante di tutti gli altri. Un pasto colmo di emozioni la quale esistenza era conscia soltanto a lui...

Ed erano quelle emozioni il suo pane, quelle emozioni che dovrebbero dirigere l'esistenza di tutti gli uomini, che annullerebbero vecchiaia e gioventù e che colorerebbero il mondo, come il vecchio aveva colorato quel tramonto...


E. Bignardelli




Creative Commons License
L'ultimo tramonto by Emanuele Bignardelli is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.

PUBBLICATE I VOSTRI RACCONTI O LE VOSTRE POESIE!!!

Qui si da spazio a voi e alla vostra mente!!!!
Pubblicate tutto quello ke vi va... (sotto forma di commento DI QUESTO post)